venerdì 11 gennaio 2013

VARIAZIONE DI PITINA

Nuovo post. Voglio iniziare l'anno con il piede giusto.
E oggi è un post speciale, tutto dedicato a Maria Grazia e al suo contest " Albero... o Presepe".

Per lei offro non solo una deliziosa ricetta vestita a festa, ma anche e soprattutto uno sguardo sul nostro Natale, sulla nostra casa in festa.

Sì, perchè Maria Grazia ci chiede di partecipare al suo contest non solo con una ricetta della nostra tavola di festa, ma ci chiede anche di portarle un po' della nostra atmosfera natalizia.

Questa idea mi piace,  mi ha particolarmente colpita e animata, perchè io sento tanto il Natale. E' un culto a casa nostra e la riprova è che siamo all'11 di gennaio e ancora è qui con noi. Di disfare tutto ancora non se ne parla.

Venendo a noi, cara Maria Grazia, come ricetta ti offro questa variazione di pitina, un salume tipico delle nostre montagne friulane, simile al salame o al cotechino.
Eccotene un assaggio.
Per quanto rigurada la seconda parte della tua iniziativa adesso ti regalo un po' del nostro Natale.

Ci chiedi di scegliere tra albero e presepe, di espimere la nostra preferenza per uno o l'altro. Assai difficile.
Per me sicuramente il presepe. Simbolo unico della natività, dell'essenza del Natale.
Impensabile una casa senza il suo presepe.

Molto probabilmente di parere diverso i miei cuccioli che associano il Natale all'albero.
Eccoli qui felici appena terminato di addobbarlo.

La preparazione dell'albero è un affare di famiglia; iniziamo con la seconda domenica di novembre. Sì sì, non hai letto male... proprio così.
Ogni anno si ripropone la solita storia. Passato Halloween qui è un assedio.
"Mamma, facciamo l'albero?"
"Mamma, quando arriva Natale?"
"Mamma, andiamo in cantina a prendere gli addobbi?"

Impossibile non capitolare!

Che poi l'albero si fa tutti insieme, c'è una tale gioia per casa che è una vera occasione di festa.
Come faccio a scegliere tra questi due magnifici simboli? Ecco la soluzione: partecipo al tuo contest nella sezione presepe, ma ti lascio anche qualche immagine del nostro albero.
Ogni decoro ha una sua storia, per questo ci teniamo tanto.
Le palline ad esempio le ho lavorate io a patchwork l'inverno prima di sposarmi e poi durante le due maternità. Ogni pallina un ricrdo insomma.

Poi nel corso degli anni si è arricchito di nuovi addobbi, tutti legati a un qualcosa di bello per la nostra famiglia, avvenimenti, festi, regalini dei bambini.

Questa ad esempio è l'ultima arrivata. Regalo natalizio del nostro piccolino, tutta (o quasi :) ) fatta da lui; ne è fierissimo. L'ha attaccata con religiosa cura.

Poi c'è questo angioletto, regalo dell'altro figlio.
E vogliamo parlare di questo angioletto di cioccolata???
Ma potete immaginare l'enorme sacrificio che è costato ai piccoli il trattenersi dal divorarla?
A dirvi la verità  qualche manina insolente ha tentato di aprirlo... ve ne siete accorti? guarda bene sulla sommità della testolina.... 
E poi c'è il presepe; contenuto, perchè la casa non è grande, ma pur sempre irrinunciabile.
Peccato che le foto non rendano... la stella lo illumina così dolcemente...
Scusa le immagini, ma la luce di questo angolo di casa poco mi ha aiutata.

E vogliamo parlare delle calze...
Anche loro hanno un posto d'onore.
Ti ho portato abbastantanza Natale cara?

E adesso veniamo alla ricetta.

Variazione di pitina. Non prendere paura Maria Grazia se dalle tue parti non la si trova. La puoi tranquillamente sostituire con una fetta spessa di salame o con del cotechino.
INGREDIENTI:
  • polenta (fatta al momento o avanzata);
  • pitina (o salame o cotechino);
  • parmigiano;
  • burro;
  • aceto balsamico;
Innanzitutto ho affettato la pitina a fette piuttosto spesse; le ho saltate per un minutino in padella con un bel pezzetto di burro, facendo attenzione che non si rosolassero troppo.

Ne ho tenuto da parte una metà; le restanti le ho glassate all'aceto balsamico, semplicemente aggiungendo nella padella una bella spruzzata di aceto. L'ho fatto evaporare a fiamma vivace.

Nel frattempo ho preparato le cialdine di grana, infornando piccoli mucchietti appiattiti di grana a 200° fino a farli fondere e dorare. Tirati fuori li ho lasciati raffeddare e indurire.
A questo punto basta asemblare il tutto.
Polenta, fettina di pitina con un po' del burro o della glassatura di cottura, cialdina di grana.

Un ottimo apripasto, goloso e dalla bella presenza.

Ecco Maria Grazia, ti lascio una piccola carrellata di foto:


Ricordo che con questa ricetta partecipo al contest " Albero... o presepe" organizzato qui:
http://untavoloperquattro.blogspot.it/2012/11/il-contest-di-natale-albero-o-presepe.html

Io, cara Maria Grazia, Con questo post partecipo al Contest di Natale “Albero… o Presepe ?” nella sezione presepe e nella categoria ricette salate.

19 commenti:

  1. Ottima la presentazione e sicuramente molto gustosa. Non conosco la pitina, ma con il salame sarà altrettanto buono. Bellissime le foto.
    Ciao.

    pastaenonsolo.blogspot.it

    RispondiElimina
  2. davvero un bellissimo post! Neanche io conoscevo la pitina...mi piace però la polenta in monoporzione!
    Buon fine settimana

    RispondiElimina
  3. Mi hai fatto venire voglia di tirare di nuovo fuori tutti gli addobbi che ho appena conservato. E mi hai fatto venire tanta fame. Grazie per questo bellissimo post, inserisco la ricetta nel contest. Un abbraccio.

    RispondiElimina
  4. @GIOVANNA BIANCO: grazie Giovanna. Sì sì, provala pure col salama, vedrai che sarà buona uguale.

    @MARTINA: grazie cara Martina, buon fine settimana anche a te.

    @MARIA GRAZIA: Maria Grazia, che carina che sei. Grazie mille.

    RispondiElimina
  5. Che bella questa ricettina, proprio una ottima idea :-) Bacioni!

    RispondiElimina
  6. viene sempre un pò di malinconia quando finisce il natale...si smonta tutto!
    la ricettina però è molto originale...assaggerei volentieri un pezzo di salame del nord hihi visto che lo mangio sempre del sud!Ogni regione ha le sue prelibatezze!

    RispondiElimina
  7. @ZONZO LANDO: grazie mille!

    @ANGELICA: quanto hai ragione, non si vorrebbe mai gogliere gli addobbi.

    RispondiElimina
  8. bicchierini straordinari!e poi la pitina...mai provata ,che curiosità mi hai messo!qui a Verona non saprei dove trovarla però!uff .bacione

    RispondiElimina
  9. Quei bicchierini hanno un aspetto sfiziosissimo ! Buona domenica !

    RispondiElimina
  10. @LALEXA: devi venire a trovarmi qui per trovarla!

    @CHIARA GIGLIO: grazie Chiara.

    RispondiElimina
  11. Cara Barbara, questo antipasto non promette bene ma benissimo! accompagnato da un bicchiere con del vino rosso, magari friulano pure quello...non dico di più.
    Il Natale per i bimbi è sempre un momento magico, fatto di addobbi, luci,doni e tanta fantasia. Avere in casa dei piccoli uomini fa vivere le feste anche a noi grandi con quel pizzico di magia che ci fa tanto bene.
    Un abbraccio e buona giornata,
    Vale

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Hai proprio ragione Valentina; con i bambini si recupera tutto il senso e la magia del Natale. Mille grazie per le tue belle parole.

      Elimina
  12. wow Barbara che splendide foto!!! Io adoro la polenta, un perfetto e ghiottissimo piatto unico il tuo, brava!!!!

    RispondiElimina
  13. sfiziosissimi questi bicchierini!
    Baci
    Alice

    RispondiElimina
  14. Ciao, ho problemi a pubblicare commento......per la terza volta ti scrivo: Mi piace come hai reso bene lo spirito del Natale, l'amore per le tradizioni e per la famiglia!!!
    Anche se un po friulana, la pitina non la conoscevo, ma questo gustoso antipasto me lo mangerei molto volentieri!!!
    Baci

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Dai Laura, davvero hai origine un po' friulane? Che bello! Di dove precisamente?

      Elimina